15 febbraio 2025 – 17:37
La polizia, su incarico della Procura di Palermo, sta interrogando in Sardegna il fotoreporter Antonello Zappadu, autore dell’articolo pubblicato su Gente riguardante la morte del boss latitante Giovanni Motisi avvenuta in una clinica colombiana. La Procura, che sta investigando sulla fuga di Motisi condannato all’ergastolo per l’omicidio di Ninni Cassarà, ex capo della Mobile di Palermo, sta verificando la veridicità delle informazioni fornite da Zappadu.Motisi, soprannominato ‘u pacchiuni (il grasso), è ricercato dal 1998 e ha 65 anni. È considerato uno dei latitanti più pericolosi nel programma speciale del ministero dell’Interno. La sua carriera criminale all’interno di Cosa Nostra è segnata da uno dei crimini più gravi degli anni di piombo: l’assassinio del vice questore Ninni Cassarà il 6 agosto 1985. Quel giorno perse la vita anche l’agente Roberto Antiochia che aveva rinviato le ferie per partecipare alle indagini sull’omicidio del commissario Beppe Montana avvenuto il 28 luglio 1985. Si sospetta che una fonte interna abbia informato i sicari posti a guardia della casa del vice questore sul suo ritorno a casa dopo giorni di assenza.Motisi faceva parte del commando responsabile dell’agguato e secondo il pentito Francesco Paolo Anzelmo partecipava alle riunioni preparatorie convocate da Totò Riina. Grazie a quell’attentato ottenne una “promozione” per meriti criminali speciali diventando capo del mandamento di Pagliarelli, ruolo precedentemente detenuto per lungo tempo dallo zio Matteo.