16 febbraio 2025 – 09:45
Una violenta faida che ha scosso le periferie torinesi si è trasformata in un’escalation di follia e terrore, culminando nella notte tragica in cui un camper è stato dato alle fiamme con dentro una madre e una figlia, salvatesi miracolosamente. Tutto è iniziato durante un matrimonio della famiglia Sulejmanovic, quando una zuffa tra gli invitati ha portato a conseguenze drammatiche. Un uomo di 45 anni è finito in ospedale per cure mediche dopo l’incidente, ma la presenza della polizia lo ha fatto infuriare al punto da aggredire gli agenti e finire in arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.Il giorno successivo, il figlio dell’uomo arrestato ha deciso di vendicarsi, dando il via a una serie di eventi violenti. Dopo aver individuato chi considerava responsabile dell’arresto del padre, si è scatenata una caccia spietata che ha portato a speronamenti auto e lanci di bottiglie molotov contro un furgone camperizzato dove dormivano madre e figlia. Le donne sono riuscite a salvarsi dall’incendio che ha distrutto completamente il mezzo.La situazione è peggiorata ulteriormente con un altro episodio incendiario che ha coinvolto diversi veicoli parcheggiati in via Bologna, causando panico tra i residenti svegliati nel cuore della notte dal frastuono delle auto speronate e dall’improvviso incendio che si è propagato rapidamente.Maurizio Pedrini, presidente Atc del Piemonte Centrale, ha espresso profonda preoccupazione per la spirale di violenza che minaccia la sicurezza dei residenti nelle zone colpite dagli scontri. Ha sottolineato l’importanza di un impegno comune da parte di tutte le istituzioni per affrontare efficacemente questi problemi e garantire la tranquillità e la sicurezza dei cittadini torinesi.
