Il fronte lavico, alimentato con parsimonia, ha oltrepassato la pista Altomontana e ha raggiunto un’altitudine di 1.900 metri senza che si verifichino più esplosioni freatiche. Numerose persone, quasi tutte adeguatamente equipaggiate e guidate con competenza dalle guide alpine e vulcanologiche, stanno osservando con stupore questo eccezionale fenomeno naturale. Tuttavia, ieri pomeriggio si è registrato un afflusso costante di circa mille persone provenienti dalla strada provinciale 92 e dalla strada Milia, che hanno parcheggiato selvaggiamente lungo i bordi delle strette vie, causando il blocco della circolazione a piano Vetore e impedendo il passaggio dei mezzi di soccorso.Questi eventi sono stati riportati sui social dal capo dipartimento della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, che ha evidenziato di aver prontamente comunicato la situazione di rischio al prefetto per l’attivazione delle Forze dell’Ordine e della polizia stradale. La presenza massiccia di turisti e curiosi nell’area del vulcano attivo ha generato non solo problemi logistici ma anche preoccupazioni legate alla sicurezza pubblica.La protezione civile sta monitorando attentamente l’evolversi della situazione e sta adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei presenti e coordinare eventuali operazioni di soccorso in caso di emergenza. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del rispetto delle regole di sicurezza in zone a rischio come quella attorno all’Etna, affinché si possa godere dello spettacolo della natura senza mettere a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri.
Afflusso turistico selvaggio intorno all’Etna: Protezione Civile allerta per rischi e caos.
Date: