Isolabona: Uffici Comunali Trasferiti per la Sicurezza della Torre

La comunità di Isolabona, incastonata nel cuore della Val Nervia, nell’immediato entroterra di Ventimiglia, si trova ad affrontare una delicata situazione che coinvolge il cuore amministrativo del comune.
La storica sede municipale, affacciata su via Roma e dominata dall’imponente torre dell’orologio, si trova a fronteggiare una seria minaccia alla sua stabilità strutturale, rendendo necessario un trasferimento urgente delle attività comunali.
Il Consiglio Comunale, in una sessione straordinaria, ha espresso con voto unanime la necessità di trasferire gli uffici da via Roma a piazza Martiri, in attesa di interventi mirati alla messa in sicurezza della torre campanaria.

Questa decisione, immediatamente operativa, si fonda su una dettagliata relazione tecnica redatta dai professionisti Francesca e Marco Pellegrino, ingegneri specializzati in valutazioni strutturali e beni culturali.

La loro perizia ha evidenziato vulnerabilità significative, esacerbate dalla potenziale pericolosità in caso di eventi sismici, un rischio concreto in una regione geologicamente attiva.
La raccomandazione degli ingegneri, improntata alla massima cautela, è stata lo stimolo per l’azione immediata.
Il trasferimento, già in corso di attuazione, implica un notevole sforzo logistico ed economico.
È necessario predisporre i nuovi spazi in piazza Martiri, garantendo l’allestimento di arredi funzionali, l’installazione di attrezzature moderne e l’implementazione di sistemi informatici all’avanguardia, per assicurare la continuità del servizio al cittadino.
La salvaguardia della torre campanaria, simbolo identitario del paese, rappresenta una priorità assoluta.

Il sindaco Andrea Lombardi è stato delegato a intraprendere un’attività di ricerca di finanziamenti esterni, con l’obiettivo di reperire le risorse necessarie per il restauro e la messa in sicurezza della struttura.
I tecnici comunali stimano che i costi per l’intervento, complesso e delicato, superino le disponibilità finanziarie attuali, rendendo imprescindibile un piano di finanziamento integrativo, che coinvolga enti regionali, statali e potenziali sponsor privati.

La preservazione di questo patrimonio storico-architettonico è infatti un imperativo per le future generazioni, un investimento nel tessuto sociale e culturale di Isolabona.

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