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Il tema dell’istruzione e dell’educazione è cruciale per affrontare la povertà educativa in modo completo. Essa non si limita al mero livello di istruzione raggiunto, ma coinvolge la capacità di fronteggiare le sfide che si presentano nella società contemporanea. Il professor Nando Dalla Chiesa, esperto di Sociologia della criminalità organizzata presso l’Università degli studi di Milano, ha recentemente presieduto un importante dibattito pubblico sul tema “Educare alle legalità, educare al conflitto”. Durante l’incontro, ha sottolineato come educare alla legalità significhi anche insegnare a confrontarsi in maniera critica con interessi contrapposti, considerando la presenza diffusa della criminalità organizzata nel tessuto sociale.L’iniziativa è stata promossa dall’Osservatorio regionale antimafia in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta e ha visto la partecipazione di 22 giovani laureati o studenti universitari tra i 18 e i 35 anni. Questi partecipanti seguiranno un corso formativo intensivo finalizzato a comprendere meglio la presenza delle organizzazioni criminali di stampo mafioso a livello internazionale, nazionale e locale. Il presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha sottolineato l’importanza di promuovere un impegno civico consapevole tra le giovani generazioni per costruire una società basata su valori democratici solidi.Nonostante il continuo operato delle organizzazioni mafiose, sembra che il contrasto a esse non sia sempre adeguatamente percepito dalla collettività e venga spesso relegato alla sfera giudiziaria. È fondamentale ribadire che combattere le mafie e diffondere una cultura della legalità e del rispetto delle regole deve costituire sempre una priorità imprescindibile per tutta la comunità. Solo attraverso un impegno costante e diffuso sarà possibile erigere una società più equa e libera da condizionamenti esterni nocivi.

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