21 febbraio 2025 – 09:45
La mobilitazione degli studenti del Norberto Rosa di Bussoleno è stata un atto di coraggio e determinazione che ha dimostrato la volontà dei giovani di difendere i propri diritti e esprimere la propria voce. La protesta, durata ben quattro ore, ha visto la partecipazione attiva di numerosi ragazzi che hanno deciso di non rientrare in aula dopo l’intervallo delle 10, preferendo sedersi a terra nell’atrio dell’istituto per manifestare il proprio dissenso nei confronti dei presunti metodi autoritari della dirigente scolastica Anna Giaccone.Giovedì scorso, una studentessa del secondo anno di Scienze applicate è stata convocata in presidenza per aver mostrato solidarietà allo sciopero, ma si è trovata di fronte a un atteggiamento intimidatorio da parte della dirigente che avrebbe minacciato provvedimenti nei suoi confronti. La ragazza ha denunciato di non aver potuto essere assistita da un testimone durante l’incontro, evidenziando un comportamento scorretto e vessatorio da parte dell’autorità scolastica.La protesta degli studenti ha coinvolto più di cento ragazzi, interrompendo le lezioni in alcune classi e mettendo in evidenza una forte coesione tra gli studenti nel difendere i propri diritti e far sentire la propria voce. I rappresentanti dell’istituto si sono dimostrati sorpresi dall’ampia adesione alla protesta e hanno cercato ripetutamente un confronto con la dirigente o con un membro dello staff della presidenza per chiarire la situazione, ma sono stati ignorati.Questa mobilitazione degli studenti del Norberto Rosa rappresenta un segnale importante della necessità di garantire il rispetto dei diritti degli studenti e promuovere un clima scolastico basato sulla dialogo e sulla partecipazione attiva degli studenti alle decisioni che li riguardano. Speriamo che questa protesta porti a una maggiore consapevolezza da parte delle istituzioni scolastiche sull’importanza di ascoltare le voci dei giovani e rispettare le loro opinioni.