Diminuzione segnalazioni danni erariali in Valle d’Aosta: importante cambiamento annunciato durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario. Sentenze di condanna e richieste risarcitorie in aumento, procura contabile attiva nel garantire trasparenza e integrità nel sistema.

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Durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario presso la caserma Cesare Battisti ad Aosta, il procuratore regionale Quirino Lorelli ha annunciato una significativa diminuzione delle denunce e segnalazioni riguardanti possibili danni erariali presentati alla procura della Corte dei conti della Valle d’Aosta. Nel corso dell’anno precedente, tali segnalazioni sono scese da 154 a 94, evidenziando un cambiamento sostanziale nella situazione. Lorelli ha sottolineato l’importanza di segnalare tempestivamente alla procura contabile ogni possibile caso di danno erariale, invitando alla massima collaborazione per garantire la trasparenza e l’integrità nel sistema.Le richieste risarcitorie presentate attraverso gli inviti a dedurre notificati nel corso dell’anno hanno raggiunto l’imponente cifra di 4 milioni e 763 mila euro, mostrando un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Questo dato rappresenta un importo venti volte superiore rispetto al periodo precedente, che si attestava a quasi 193 mila euro. L’attività della procura contabile ha registrato un incremento delle archiviazioni, passate da 98 a 181, mentre gli inviti a dedurre sono stati 12 coinvolgendo complessivamente 40 persone. Le citazioni a giudizio sono state sei per trentatré persone coinvolte.Le sentenze di condanna emesse dalla sezione territoriale hanno subito un notevole aumento, passando dai cinquemila euro del 2023 agli oltre centosettantatremila euro dello scorso anno. Tra i casi più rilevanti figura quello relativo ai contributi erogati dalla Regione agli allevatori nel 2018, che coinvolge sedici persone accusate di presunto danno erariale per circa quattro milioni di euro; la causa sarà discussa il prossimo 25 marzo davanti alle autorità competenti.Infine, le istanze pendenti all’inizio del 2024 ammontavano a cinquecentouno ma sono scese a trecentonovantasei entro la fine dell’anno, evidenziando un costante impegno nell’affrontare le questioni in sospeso con tempestività ed efficienza.

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