22 febbraio 2025 – 19:30
Numerosi richiedenti asilo si sono allarmati quando non li hanno visti arrivare in mattinata, trovandoli invece riversi a terra e avvolti in coperte nel tugurio dove cercavano riparo dal freddo che ancora attanaglia Trieste. Privi di conoscenza e immobili, è stato necessario chiamare i soccorsi d’urgenza per portarli in ospedale. Dopo essere stati sottoposti a ossigenoterapia e collocati in camera iperbarica, le loro vite non sono più in pericolo ma le condizioni rimangono delicate. Si tratta di individui che da settimane cercavano di presentare domanda di asilo presso la questura, ma veniva loro sistematicamente impedito l’accesso. Gianfranco Schiavone dell’Ics, Consorzio italiano solidarietà, denuncia questa situazione come un grave ostacolo all’accoglienza diffusa che l’Italia dovrebbe garantire.Il Silos di Trieste ospita migranti e l’associazione ha sollevato il problema dello sgombero e della rimozione come soluzione inefficace. L’appuntamento per la presentazione delle domande di asilo veniva costantemente rinviato senza motivo apparente a causa del basso numero di richiedenti, una pratica segnalata più volte dagli operatori legali dell’Ics. Secondo Schiavone, queste persone avevano il diritto di essere accolte secondo quanto previsto dalla legge anche prima del completamento delle procedure formali di identificazione e raccolta dati.