Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato oggi che il rilascio dei prigionieri palestinesi, previsto nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, subirà un ritardo fino a quando Hamas non interromperà le cerimonie umilianti durante la consegna degli ostaggi israeliani.In una dichiarazione ufficiale rilasciata dal suo ufficio, Netanyahu ha spiegato che la decisione di posticipare il rilascio dei terroristi previsto per ieri è stata presa al fine di garantire che i prossimi ostaggi vengano liberati senza dover assistere a cerimonie umilianti. Si fa riferimento in particolare ai rilasci dei rapiti israeliani orchestrati e trasmessi da Hamas nell’enclave palestinese.Nella prima fase dell’accordo di tregua, gli ultimi sei ostaggi viventi sono stati liberati ieri: due su un palco allestito da Hamas a Rafah, tre su un altro palco a Nuseirat e uno consegnato alla Croce Rossa. Durante la cerimonia di rilascio, il giovane Omr Shem Tov è stato invitato da un cameraman di Hamas a baciare sulla testa due miliziani armati con il volto coperto dalla kefiah. Pur consapevole della natura mediatica dello spettacolo in cui si trovava coinvolto, Shem Tov ha eseguito l’ordine dei terroristi secondo quanto riportato dai media israeliani.La vicenda ha sollevato polemiche sulle modalità con cui avvengono le liberazioni degli ostaggi e sull’utilizzo delle stesse come strumento propagandistico da parte di Hamas. Netanyahu ha ribadito la necessità che tali cerimonie vengano eliminate affinché si possa procedere con il rilascio dei prigionieri palestinesi in modo dignitoso e rispettoso per tutte le parti coinvolte.
Ritardo nel rilascio dei prigionieri palestinesi: Netanyahu chiede fine alle cerimonie umilianti
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