Disuguaglianza di genere nel lavoro: sfide e soluzioni per l’Italia

In Italia, la disparità di genere nel mondo del lavoro è ancora evidente, con le donne che registrano un tasso di occupazione inferiore di quasi 18 punti rispetto agli uomini. Inoltre, quando le donne lavorano, si trovano ad affrontare una retribuzione giornaliera mediamente più bassa del 20% rispetto ai loro colleghi maschi. Questo divario salariale può essere attribuito a diversi fattori, tra cui l’elevato ricorso al lavoro part-time da parte delle donne, i livelli di qualifica inferiori e la minore propensione a fare straordinari.Nonostante il fatto che le donne abbiano in media un livello di istruzione superiore, incontrano maggiori ostacoli nella progressione di carriera. Solo una percentuale esigua, pari al 21% dei dirigenti e al 32,4% dei quadri, è rappresentata da donne. Questi dati allarmanti emergono dal Rendiconto di Genere presentato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS.Questa situazione evidenzia la persistenza di disuguaglianze di genere nel contesto lavorativo italiano e sottolinea l’importanza di adottare politiche mirate per promuovere la parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro. Sono necessarie azioni concrete per favorire l’accesso delle donne a ruoli dirigenziali e per garantire una retribuzione equa per il loro contributo professionale. Solo attraverso un impegno concreto e sistematico sarà possibile superare queste disparità e costruire una società più inclusiva e equa per tutti i suoi membri.