L’idea di inviare truppe europee per stabilire un cordone militare in Ucraina è stata sostenuta a lungo dalla Francia, ma l’Italia non la ritiene la soluzione più efficace. Secondo Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l’Attuazione del programma, non esiste precedente di una forza di interposizione internazionale tra due eserciti così imponenti come quelli presenti in Ucraina. Con entrambi i lati che schierano oltre un milione di soldati armati, è difficile immaginare quale potrebbe essere il ruolo di una forza di interposizione in questo contesto bellico.Fazzolari ha poi sottolineato che una missione internazionale con mandato ONU in un contesto pacifico è un discorso completamente diverso. L’Italia ha partecipato a missioni di pace simili in passato e potrebbe considerarne altre in futuro, ma al momento non c’è alcuna discussione attiva su questo tema.La conferenza stampa sulla medaglia del Poligrafico “Due anni di resistenza ucraina” ha evidenziato le complessità e le sfide legate alla situazione nel Paese dell’Est Europa. Mentre la comunità internazionale riflette sulle possibili azioni da intraprendere per favorire la pace e la stabilità nella regione, l’Italia valuterà attentamente il proprio ruolo e contributo a eventuali future missioni internazionali volte a promuovere la pace e garantire la sicurezza dei cittadini ucraini.
“Cordone militare in Ucraina: Italia non favorevole, ma aperta a missioni di pace future”
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