26 febbraio 2025 – 10:01
Un’operazione di grande portata è stata messa in atto nelle due cave della Valle d’Aosta, coinvolgendo il Gruppo Carabinieri di Aosta e il Nucleo operativo ecologico Carabinieri di Torino. Il sequestro dei siti e dei macchinari è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta volta a individuare presunti reati contro la salute pubblica e i lavoratori. Le indagini hanno rivelato la presenza di fibre di materiale pericoloso nel pietrisco estratto da una cava nella bassa valle valdostana. Si sospetta che questo materiale sia stato estratto e commercializzato senza rispettare le norme di sicurezza, in particolare per quanto riguarda la pietra verde.Numerose attività investigative sono state condotte su oltre 90 obiettivi in tutto il territorio nazionale al fine di individuare e fermare la diffusione di materiali potenzialmente dannosi. I reati ipotizzati includono rimozione o omissione dolosa delle misure di sicurezza sul lavoro, inquinamento ambientale, frode commerciale, gestione non autorizzata dei rifiuti pericolosi e violazioni relative alla sicurezza dei lavoratori nelle industrie estrattive.Tredici persone sono sotto inchiesta, tra cui un dirigente della Regione Valle d’Aosta. Alcuni soggetti coinvolti provenivano da altre regioni e acquistavano la pietra verde per scopi decorativi. Durante le ispezioni alle cave, è stata rinvenuta della polvere sospetta di contenere amianto, attualmente oggetto di analisi approfondite.Le indagini condotte dalla procura di Aosta sono partite da una segnalazione pervenuta ai carabinieri lo scorso autunno. La situazione evidenziata mette in luce gravi violazioni delle normative ambientali e della sicurezza sul lavoro, richiedendo un intervento deciso per tutelare la salute pubblica e l’ambiente naturale della Valle d’Aosta.