La notte indimenticabile del Toro a San Mamés: dieci anni dopo la storica vittoria.

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26 febbraio 2025 – 01:45

Quella notte fu davvero indimenticabile. Dieci anni dopo la storica vittoria del Toro al San Mamés, diventando la prima e finora unica squadra italiana a trionfare nel tempio dell’Athletic Bilbao, il ricordo di quell’impresa è ancora vivo tra i tifosi granata e i giocatori che hanno scritto una pagina indelebile nella storia del calcio. Le emozioni di quella serata restano impresse per sempre nella mente di chi c’era, come ricorda con un sorriso Fabio Quagliarella, protagonista della partita che il 26 febbraio 2015 ha portato il Torino al 3-2 e alla qualificazione agli ottavi di Europa League dopo il 2-2 di Torino.Chiedendogli cosa gli viene in mente quando sente parlare del San Mamés, la sua risposta è inequivocabile: il fischio finale dell’arbitro rappresentò una liberazione. La squadra era chiamata a vincere in una situazione apparentemente impossibile, ma riuscì a compiere un’impresa epica nonostante le avversità, anche sotto una pioggia incessante per tutti i 90 minuti.Come nacque questa impresa? La fiducia nei propri mezzi e l’approccio sereno al match furono determinanti. Il gol su rigore segnato da Quagliarella al sedicesimo minuto diede il via a una partita rocambolesca, ricca di emozioni e col Toro sempre in vantaggio grazie alle reti di Maxi Lopez e Darmian.E che dire dell’accoglienza riservata alla squadra all’aeroporto di Caselle? Migliaia di persone festeggiarono in piena notte, dimostrando un attaccamento straordinario alla maglia granata. Una festa intensa e commovente che resterà impressa nei cuori di tutti coloro che vi presero parte.Purtroppo, nonostante le speranze suscitate da quella stagione memorabile, il Toro non è riuscito a confermarsi competitivo sul palcoscenico europeo. Un peccato per una squadra che sembrava destinata a grandi traguardi annuali. L’edizione successiva avrebbe potuto essere quella della consacrazione: uniti come mai prima d’allora, solidi in difesa e determinati in attacco, il Toro incarnava l’essenza stessa della squadra operaia.Anche se l’avventura si interruppe contro lo Zenit, l’impressione lasciata dal Torino fu positiva: lo stadio pulsava d’emozione mentre la squadra riceveva applausi calorosi nonostante l’eliminazione.

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