L’Europa si trova ad una svolta cruciale nelle relazioni energetiche con la Russia, poiché il commissario europeo all’Energia, Dan Jorgensen, ha espresso con fermezza la volontà di interrompere l’acquisto di gas russo. Questa decisione rappresenta un segnale forte e inequivocabile della determinazione dell’Unione Europea a non contribuire più alle entrate destinate al sostegno delle azioni belliche condotte da Putin. La prospettiva di una pace in Ucraina non deve essere intesa come un pretesto per riprendere gli scambi energetici con la Russia, ma piuttosto come un’opportunità per consolidare l’indipendenza energetica dell’Europa e promuovere fonti energetiche sostenibili e sicure. È fondamentale che l’UE mantenga coesa la propria posizione e agisca con coerenza nel perseguire obiettivi di sicurezza energetica e solidarietà internazionale. Solo attraverso una politica energetica unitaria e orientata verso il futuro sarà possibile garantire la stabilità e la prosperità del continente europeo, riducendo al contempo la dipendenza da fornitori esterni controversi come la Russia.
Europa: svolta energetica contro la Russia per la pace e l’indipendenza
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