Successo finanziario per Prysmian nel 2024: utili in crescita, ricavi stabili e prospettive positive

Prysmian ha concluso l’anno 2024 con risultati finanziari di grande successo, registrando un aumento del 37,8% dell’utile che ha raggiunto la cifra di 729 milioni di euro. I ricavi sono cresciuti dello 0,5%, arrivando a toccare i 17,03 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo è salito del 18,4% raggiungendo quota 1,93 miliardi di euro. Il dividendo unitario è aumentato del 14,3%, attestandosi a 0,8 euro per azione, con un utile per azione di 2,52 euro. Il CEO Massimo Battaini ha definito questi risultati come “eccellenti”, sottolineando che rappresentano una solida base su cui costruire per ottenere ulteriori successi.Battaini ha inoltre evidenziato che l’acquisizione di Encore Wire negli Stati Uniti ha permesso al gruppo di superare in anticipo gli obiettivi finanziari a medio termine e consolidare la posizione di Prysmian come punto di riferimento globale nel settore dell’elettrificazione, della sicurezza e della transizione energetica e digitale.Nel corso del 2023, Prysmian ha registrato un incremento del 39,6% nella generazione di cassa, superando il miliardo di euro con un flusso operativo pari a 1,46 miliardi. L’indebitamento finanziario netto è aumentato da 1,19 a 4,29 miliardi principalmente a causa delle acquisizioni di Encore Wire e Warren e Brown. Tuttavia, la conversione di un prestito obbligazionario convertibile completata a luglio ha ridotto l’indebitamento di 733 milioni. Questa operazione è stata parzialmente compensata dal riacquisto delle azioni proprie avviato a giugno per un valore complessivo di 328 milioni e dal pagamento dei dividendi agli azionisti effettuato ad aprile per un totale di 202 milioni.Nonostante tali movimenti finanziari significativi, Prysmian è riuscita a ridurre le emissioni di CO2 del 37% rispetto al dato del 2019. Per l’anno in corso le previsioni indicano un margine operativo lordo compreso tra i 2,25 e i 2,35 miliardi e una generazione di cassa stimata tra i 950 milioni e gli 1.05 miliardi. Inoltre si prevede una ulteriore riduzione delle emissioni nocive compresa tra il 38% e il ​​40% rispetto al dato del biennio precedente.