28 febbraio 2025 – 11:01
Il dibattito politico in Valle d’Aosta continua a tenere banco, con la sinistra alle prese con nuovi contrasti e tensioni. L’addio alla proposta di riforma elettorale, che inizialmente sembrava avere un consenso trasversale, è stato il culmine di una serie di divergenze interne che hanno portato allo scioglimento del Progetto Civico Progressista. Nel Consiglio Valle di ieri, i continui battibecchi tra i rappresentanti della sinistra e gli ex alleati dei Federalisti ProgressistiPartito Democratico hanno evidenziato le fratture all’interno dell’ambiente politico locale.Le quattro leggi di riforma elettorale discusse in aula rappresentavano le diverse posizioni dei partiti presenti: mentre le proposte del centrodestra Forza Italia e Lega, insieme a quella del Rassemblement Valdtain, sono state ritirate dopo l’illustrazione, sono state discusse e votate la legge del Pcp e quella della maggioranza. La proposta del Pcp, presentata dal comitato per la riforma elettorale ad aprile 2022, ha ricevuto solo il sostegno di Chiara Minelli, mettendo in luce la divisione interna al movimento.Il clima teso ha portato alla definitiva rottura all’interno del Pcp, con l’astensione della capogruppo Erika Guichardaz, firmataria del testo. Questo episodio segna una svolta significativa nella dinamica politica locale, evidenziando le difficoltà nel trovare un terreno comune su tematiche così cruciali come la riforma elettorale. Mentre il dibattito infuria in Consiglio Valle, resta da vedere se queste tensioni si rifletteranno anche al di fuori dell’aula legislativa e quali saranno le conseguenze sul panorama politico regionale.