L’Archivio di Stato di Bologna celebra il suo 150esimo anniversario con un programma ricco di iniziative che mirano a coinvolgere attivamente la città. In occasione di questo importante traguardo, il Chiostro dei Celestini, recentemente restaurato, viene aperto al pubblico per offrire ai cittadini uno spazio nuovo e accessibile. La direttrice Candida Carrimo sottolinea l’importanza di non limitarsi a celebrare il passato, ma piuttosto di rinnovare e rivitalizzare l’Archivio per renderlo più inclusivo e coinvolgente.Numerose attività sono previste nel corso dell’anno, tutte incentrate sulla valorizzazione dei documenti storici conservati nell’Archivio e sulla loro presentazione a un pubblico non necessariamente esperto. Tra gli eventi in programma spiccano un incontro su Giuseppe Massarenti, una mostra fotografica che racconta la vita all’interno dell’Archivio, uno spettacolo teatrale ispirato a un furto storico avvenuto nel 1789 e molte altre iniziative culturali.Il direttore generale degli Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco, evidenzia l’importanza della digitalizzazione dei documenti per renderli facilmente consultabili da remoto, compresi i materiali relativi ai grandi processi e agli episodi significativi della storia italiana. Elena Di Gioia, delegata del sindaco per la Cultura, sottolinea come l’Archivio rappresenti un tesoro di storie e biografie che possono essere valorizzate attraverso diversi linguaggi artistici come il teatro e la fotografia.In questo modo, l’Archivio di Stato di Bologna si propone non solo come custode del passato della città, ma anche come luogo vivo e dinamico in cui arte, cultura e storia si incontrano per offrire al pubblico esperienze coinvolgenti e stimolanti.
“150 anni di storia: il rinnovamento dell’Archivio di Stato di Bologna”
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