02 marzo 2025 – 13:46
La svolta nelle indagini sul crollo della vela celeste di Scampia avvenuto la scorsa estate ha portato la Procura di Napoli ad iscrivere nel registro degli indagati una decina di funzionari pubblici e tecnici, a circa sette mesi dalla tragedia. Gli inquirenti contestano loro reati quali crollo colposo, omicidio plurimo colposo e lesioni colpose. Questo passo rappresenta un importante sviluppo nelle ricerche per far luce su quanto accaduto e per garantire giustizia alle vittime e alle loro famiglie. La responsabilità delle istituzioni e dei professionisti coinvolti è al centro dell’attenzione, poiché la sicurezza delle strutture pubbliche è un tema cruciale che non può essere trascurato. L’indagine si concentra sulle possibili negligenze o errori commessi nella progettazione, costruzione o manutenzione dell’edificio che ha subito il cedimento strutturale. Le implicazioni legali di questo caso sono complesse e richiederanno un’analisi dettagliata delle prove raccolte dagli inquirenti. È fondamentale che il processo investigativo segua il suo corso in modo rigoroso e imparziale, garantendo la piena trasparenza e rispetto della legge. Solo attraverso una completa chiarezza sui fatti sarà possibile assicurare che simili tragedie non si ripetano in futuro e che coloro che hanno agito in modo negligente o irresponsabile siano chiamati a rispondere delle proprie azioni davanti alla giustizia.