Problemi nell’attivazione dei percorsi riabilitativi per bambini autistici: l’appello dell’associazione Autismo Abruzzo.

Tre provvedimenti del Tribunale di Chieti hanno ordinato l’attivazione immediata dei percorsi riabilitativi per tre bambini affetti da autismo. Tuttavia, la risposta unica proveniente dalla ASL, già condannata al pagamento delle spese legali, consiste nella possibilità di prendere in carico i piccoli pazienti presso una struttura distante 80 chilometri dalle loro abitazioni. Questa situazione è stata denunciata dall’associazione Autismo Abruzzo onlus, che ha sottolineato come obbligare i genitori a viaggiare 3 o 4 volte alla settimana per terapie della durata di 90 minuti significherebbe annullare qualsiasi beneficio e creare stress, oltre a esporre i bambini a rischi imprevedibili legati agli spostamenti.Di fronte a questa criticità, l’onlus ha rivolto un appello al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e al ministro della Salute, Orazio Schillaci, affinché intervengano per garantire il rispetto delle sentenze da parte della ASL Lanciano Vasto Chieti e assicurino cure adeguate direttamente nei territori di residenza dei bambini. È importante ricordare che il tempo dei più piccoli non può essere misurato in semplici giorni, ma rappresenta un insieme di opportunità che non possono essere disperse.La tutela dei diritti dei bambini con autismo e la necessità di fornire loro cure appropriate sul territorio in cui vivono sono tematiche fondamentali che richiedono un’immediata azione da parte delle istituzioni competenti. Solo garantendo una rete efficace e capillare di servizi riabilitativi si potrà offrire ai bambini autistici le opportunità di crescita e sviluppo che meritano.