Spese militari a discapito dei bisogni reali: l’appello di Conte alla mobilitazione civile

Il progetto di spese eccessive in armi dei Paesi europei proposto da Von der Leyen non è emerso casualmente, ma è il risultato di decisioni prese a livello governativo. Il coinvolgimento della Meloni – insieme a Salvini – in questo contesto non può essere ignorato, poiché ha contribuito attivamente a consentire all’Italia di destinare oltre 30 miliardi in armamenti e spese militari, mentre i settori cruciali come le bollette e la sanità sono stati trascurati portando il Pil ai minimi storici degli ultimi 17 anni. Questa critica viene sollevata dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che sottolinea come sia stata la Meloni a firmare accordi europei restrittivi che hanno imposto tagli alla spesa pubblica su servizi fondamentali come sanità e istruzione (come stabilito nel Patto di stabilità), favorendo invece una politica di investimenti smisurati nel settore bellico.Conte evidenzia inoltre come Meloni abbia promosso un’agenda militarista non contemplata nel suo programma elettorale, senza un chiaro mandato popolare a sostegno di tali politiche. L’invito è quindi a porre fine a questa logica distorta che privilegia gli investimenti bellici a discapito dei bisogni reali delle famiglie e delle imprese che faticano ad arrivare a fine mese. La mobilitazione civile è vista come l’unica risposta per contrastare questa deriva, con un appello alla partecipazione alla manifestazione del 5 aprile per difendere i diritti sociali minacciati da scelte politiche discutibili.