06 marzo 2025 – 12:33
Il cammino dell’Italia verso gli obiettivi del 2030 sullo sviluppo delle energie rinnovabili, come stabilito dal Decreto Aree idonee, sembra essere in ritardo. Secondo il recente report presentato da Legambiente alla fiera Key di Rimini, il nostro Paese rischia di raggiungere i necessari 80.001 Mw di nuova potenza con un ritardo di 8 anni, quindi nel 2038. Alcune regioni come la Valle d’Aosta, il Molise, la Calabria, la Sardegna e l’Umbria sono tra le peggiori in classifica, con ritardi che vanno dai 45 ai 20 anni rispetto all’obiettivo prefissato.Un dato positivo emerge per il Lazio che si conferma l’unica regione ad essere in linea con gli obiettivi al 2030. Tuttavia, secondo Legambiente è urgente promuovere una vera e propria rivoluzione culturale che consideri questa transizione energetica come un’opportunità di investimento e sviluppo occupazionale per i territori coinvolti.Analizzando nel dettaglio le singole realtà regionali, si evidenzia che la Valle d’Aosta impiegherà ben 45 anni per raggiungere l’obiettivo del 2030 pari a 328 Mw (attualmente ha coperto solo il 7% della quota necessaria). Questi dati mettono in luce la necessità di accelerare gli interventi e promuovere politiche più incisive per favorire una transizione energetica sostenibile e tempestiva su tutto il territorio nazionale.
