07 marzo 2025 – 10:34
Pasquale Laurito, figura di spicco della stampa parlamentare, si è spento la scorsa notte a Roma all’età di 97 anni. Considerato il decano del giornalismo politico, è ricordato soprattutto per aver fondato nel 1978 la Velina rossa, un foglio informativo che si contrapponeva alla Velina bianca di Vittorio Orefice e che rappresentava una voce autorevole nel panorama delle informazioni parlamentari legate alla sinistra. Laurito avrebbe compiuto 98 anni il prossimo 15 maggio e ha lasciato un segno indelebile nella storia del giornalismo italiano.Originario di Lungro, in provincia di Cosenza, Pasquale Laurito ha mosso i primi passi nell’ambiente comunista fin da giovane, affiancando gli operai delle miniere di salgemma. Questa esperienza ha plasmato la sua visione del mondo e ha rappresentato il suo ingresso nel mondo del giornalismo, grazie alla pubblicazione de “La riscossa”, un foglio di notizie gestito direttamente da lui e dai suoi compagni. Il momento in cui ha ottenuto la tessera del partito comunista a soli 17 anni e 8 mesi è stato per lui un punto di svolta fondamentale.Giunto a Roma nel lontano 1947 come corrispondente per il giornale “La democrazia del lavoro”, Laurito ha seguito da vicino i lavori della Costituente italiana, contribuendo con le sue cronache politiche e parlamentari a documentare quasi ottant’anni di vita repubblicana. La sua carriera lo ha visto collaborare con importanti testate come Paese Sera, Il Globo e l’Ansa, dove ha lasciato un’impronta indelebile.Negli anni ’70 è stato artefice della nascita della Velina rossa su impulso di Tonino Tat, capo segreteria di Enrico Berlinguer, offrendo così una nuova prospettiva nell’informazione politica dell’epoca. Il suo impegno costante nel raccontare la verità attraverso le sue pubblicazioni rimarrà un’eredità duratura nel panorama giornalistico italiano.
