09 marzo 2025 – 21:43
Un’indagine approfondita, condotta da un team di esperti internazionali scelti in maniera trasparente e imparziale, è stata istituita per fare luce sui recenti eventi tragici che hanno sconvolto la Siria. I rapporti indicano che gruppi armati vicini al presidente autoproclamato Jolani avrebbero perpetrato brutali massacri ai danni di oltre 800 civili siriani, inclusi donne e bambini, principalmente appartenenti alla comunità alawita ma anche a quella cristiana. Le violenze si sono concentrate nelle regioni costiere di Latakia e Tartus, nonché nelle zone centrali di Hama e Homs, causando oltre 1.300 vittime in soli quattro giorni.La comunità internazionale ha reagito con fermezza a queste atrocità, con il Segretario di Stato americano Marco Rubio che ha condannato senza mezzi termini gli “estremisti islamisti terroristici” responsabili dei massacri. Si è levata una forte richiesta affinché le autorità siriane agiscano prontamente per individuare e perseguire i colpevoli, mentre le Nazioni Unite hanno urgente alla cessazione immediata delle violenze contro i civili indifesi. Una delegazione dell’ONU ha fatto il suo ingresso a Jabla (Latakia) sotto la protezione delle forze governative, testimoniando l’impegno della comunità internazionale nel garantire giustizia e protezione alle vittime innocenti.Il presidente Jolani ha assicurato che non ci sarà alcuna tolleranza per coloro che commettono atti barbarici ai danni dei civili e che verranno presi provvedimenti severi contro chiunque si renda responsabile di spargimenti di sangue o abusi di potere. È fondamentale garantire la sicurezza e la dignità della popolazione siriana, promuovendo la pace e la giustizia in un momento così critico per il Paese dilaniato dalla guerra civile.