venerdì 5 Settembre 2025
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Frane e smottamenti: Val Ferret e Val Veny isolate

Nella serata odierna, la Val Ferret e la Val Veny, increspate da una perturbazione atmosferica di notevole intensità, hanno subito gli effetti devastanti di frane e smottamenti.
L’evento, accentuato probabilmente da un terreno già saturo a seguito di recenti precipitazioni, ha generato situazioni di isolamento e disagi per le comunità montane.

La Val Ferret, in particolare, si è trovata spaccata: la frana ha interrotto la strada comunale, principale arteria di collegamento con Courmayeur, rendendo inaccessibili le frazioni situate a monte.

Sebbene fortunatamente non siano state riportate persone coinvolte, la chiusura della strada, stimata almeno fino al mattino successivo, impone una complessa gestione dell’emergenza e solleva preoccupazioni per l’approvvigionamento di beni essenziali e l’assistenza a residenti e attività commerciali.

Le autorità comunali stanno lavorando con risorse umane e mezzi tecnici per mitigare il danno, concentrando gli sforzi sulla creazione di una corsia percorribile che permetta, quantomeno, la discesa di un primo nucleo di veicoli bloccati.
Parallelamente, la Val Veny ha subito una seconda colata detritica, sebbene di diversa natura e con impatti localizzati.

Il materiale franoso ha invaso un sentiero cruciale, quello che funge da collegamento diretto tra il fondo valle e il rifugio Borrelli, interrompendo una via di transito importante per escursionisti e alpinisti.

L’impatto su questo sentiero evidenzia la fragilità del territorio montano e la sua vulnerabilità agli eventi meteorologici estremi, che stanno diventando sempre più frequenti e intensi in ragione dei cambiamenti climatici in atto.

L’episodio sottolinea l’urgenza di una pianificazione territoriale più attenta e di interventi strutturali mirati alla prevenzione del rischio idrogeologico.

La Val Ferret e la Val Veny, come molte altre aree montane, sono intrinsecamente esposte a tali fenomeni naturali, che diventano ancora più pericolosi a causa della combinazione di fattori ambientali, antropici e climatici.
La gestione dell’emergenza attuale rappresenta solo una parte del problema: è necessario investire in monitoraggio del territorio, interventi di consolidamento dei versanti e una maggiore consapevolezza da parte delle comunità locali, per ridurre al minimo i rischi futuri e preservare la sicurezza e la vitalità di queste preziose aree alpine.

La ricostruzione del sentiero invaso nella Val Veny, unitamente alla riapertura della strada nella Val Ferret, segnerà l’inizio di un percorso più ampio, volto a rendere il territorio più resiliente e sostenibile.

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