Piazza Affari chiude in calo a causa delle tensioni sui dazi di Trump. Ftse Mib perde lo 0,8%, pesanti vendite su Campari e Saipem. Settore bancario in ribasso con Fineco e Unicredit. Nexi, Tim e Mps positivi. Banco Bpm attesa Consob per o.p.a. Ottima performance per Cucinelli e Hera. Fuori dal Ftse Mib WeBuild in aumento, Ariston in calo.

La chiusura della sessione in Piazza Affari è stata caratterizzata da un calo, in linea con le altre Borse europee, a causa delle preoccupazioni legate alla politica dei dazi del presidente americano, Donald Trump. Oggi ha minacciato di imporre tariffe del 200% sugli alcolici europei se l’Unione Europea non avesse rimosso i dazi sul whiskey statunitense.Il Ftse Mib ha registrato una perdita dello 0,8%, scendendo a 37.999 punti, con pesanti vendite su Campari (-4,3%), seguita da Saipem (-3,4%), Moncler (-2,7%), Stm (-2,6%), Buzzi (-2,3%) e Stellantis (-2,3%). Anche il settore bancario ha subito perdite con Fineco (-1,9%), Unicredit (-1,7%) e Popolare di Sondrio (-1,6%).Dall’altra parte del listino si sono distinti positivamente Nexi (+2,2%), Tim (+2,1%) e Mps (+1,9%), andando controcorrente rispetto al settore del credito. Banco Bpm ha chiuso in ribasso dello 0,5%, in attesa dell’approvazione Consob per l’opa su Anima che è rimasta invariata. Ottima performance per Cucinelli (+1,2%), che ha presentato i conti alla chiusura di Borsa e per le utility Hera (+1,4%). Fuori dal Ftse Mib WeBuild ha registrato un aumento del 4,4% dopo i risultati del 2024 mentre Ariston è sceso del 4.8%.