L’argomento sull’aborto ha sempre rappresentato un nodo cruciale che, oltre a dividere le opinioni, finisce per mettere in discussione la solidità stessa della maggioranza politica. Durante una sessione alla Camera dei Deputati, poco prima dell’approvazione del decreto Pnrr, è stato presentato un ordine del giorno da parte del Partito Democratico volto a difendere il diritto all’interruzione di gravidanza presso i consultori: sebbene la maggioranza abbia respinto tale proposta, ben 18 deputati hanno scelto di astenersi. Tra questi si contano 15 esponenti della Lega, tra cui il capogruppo Riccardo Molinari, e un membro di Forza Italia, Paolo Emilio Russo.Questo scenario mette in luce come i dubbi riguardanti l’emendamento presentato da Fratelli d’Italia al decreto Pnrr, che coinvolge le organizzazioni pro-life attive nei consultori (come denunciano le opposizioni), abbiano cominciato a minare la coesione all’interno della coalizione di governo. Nel frattempo, la premier Giorgia Meloni interviene definendo tali voci come “fake news” e accusando: “È la sinistra che desidera modificare la legge 194, non noi. Noi – ribadisce – ci battiamo soltanto per garantire libertà di scelta”.
Nodo cruciale sull’aborto: la coalizione di governo divisa. Giorgia Meloni accusa la sinistra di voler modificare la legge 194.
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