Entro il 2030, l’Europa si trova di fronte a una sfida cruciale per rafforzare la propria posizione in materia di difesa. Il concetto di ‘Prontezza 2030’ rappresenta un imperativo strategico che richiede un riarmo e lo sviluppo delle capacità necessarie per garantire una deterrenza credibile. Questo è il messaggio chiaro e deciso espresso dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, durante il suo discorso a Copenaghen, in cui ha anticipato uno dei pilastri fondamentali del Libro Bianco della Difesa.Von der Leyen ha enfatizzato l’importanza di investire in settori chiave come i trasporti militari, le munizioni, i droni, la difesa aerea e i missili. La complessità e l’entità dei progetti necessari vanno ben oltre le possibilità di ciascun singolo Paese europeo, pertanto è essenziale promuovere progetti su vasta scala e intensificare la collaborazione attraverso appalti congiunti.La visione delineata dalla presidente della Commissione Ue riflette la consapevolezza della necessità di una difesa comune europea che sia in grado di far fronte alle sfide emergenti nel contesto geopolitico attuale. Solo attraverso un impegno congiunto e coordinato sarà possibile garantire la sicurezza e la stabilità del continente nel medio-lungo termine.
“Europa 2030: la sfida della difesa comune per garantire sicurezza e stabilità”
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