Il percorso di riassetto di Aosta Factor, società strumentale della Regione Valle d’Aosta detenuta per l’80% circa da Finaosta, ha recentemente trovato una sua conclusione temporanea, segnando una fase di riflessione strategica per il gruppo finanziario regionale.
La decisione del Consiglio di Amministrazione di Finaosta, avvenuta a settembre 2024, di respingere l’unica offerta vincolante per l’acquisizione del 58% del capitale di Aosta Factor, emerge chiaramente dalla presentazione del bilancio consiliare 2024.
Questa scelta, lungi dall’essere un semplice atto amministrativo, riflette una più ampia revisione delle prospettive di sviluppo di Aosta Factor all’interno del tessuto economico regionale.
Il presidente di Finaosta, Marco Linty, ha sottolineato l’avvio di un piano industriale di gruppo volto a stimolare la crescita e a consolidare la posizione di mercato della società in Valle d’Aosta, evidenziando l’intenzione di tracciare un nuovo orizzonte per la controllata.
L’ingresso di un nuovo direttore generale, in procinto di assumere l’incarico, sarà cruciale nell’implementazione di questo ambizioso progetto.
Il controllo e la gestione dei crediti rappresentano, come evidenziato dal Direttore Generale di Finaosta, Mattia Sisto, i fulcri dell’ispezione condotta dalla Banca d’Italia tra novembre 2024 e gennaio 2025.
La natura esclusivamente gestionale dei rilievi, come confermato, indica una valutazione focalizzata sull’efficienza operativa e sulla conformità alle normative vigenti.
La performance complessiva delle partecipate regionali è stata descritta come positiva, con un andamento redditizio per tutte le realtà analizzate.
A titolo esemplificativo, sono stati citati gli impianti di risalita, che contribuiscono con circa 28 milioni di euro di utile, e Cva, la cui performance più recente, in procinto di essere approvata, segna un picco storico anche in termini di dividendi, sostenendo il 9,3% del Prodotto Interno Lordo regionale.
Questo dato quantifica in modo significativo il ruolo strategico di Cva nell’economia locale, sottolineando la sua importanza per la creazione di ricchezza e l’indotto occupazionale.
L’episodio legato all’offerta per Aosta Factor, pur con la sua conclusione negativa, si inquadra in un contesto più ampio di ottimizzazione della gestione del patrimonio regionale e di rafforzamento del sistema finanziario locale, volto a massimizzare il ritorno strategico degli investimenti pubblici e a garantire una crescita sostenibile per la Valle d’Aosta.
L’attenzione si focalizza ora sulla definizione di un nuovo modello di governance e di sviluppo per Aosta Factor, capace di valorizzarne il potenziale e di integrarla sinergicamente con le altre realtà del gruppo Finaosta.