20 marzo 2025 – 01:45
Il professor Ravalli, insegnante di Religione ed escluso dal Consiglio regionale per questioni legate alla politica interna del partito Fratelli d’Italia, è stato nominato a gennaio. Dopo un’attenta verifica dei documenti presentati, gli uffici competenti hanno rilevato che egli non possedeva una laurea tradizionale come richiesto dal bando di concorso, ma un Magistero in scienze religiose con specializzazione in Pedagogia e didattica ottenuto presso la Pontificia Università della Santa Croce. A seguito di ciò, è stata avanzata una richiesta al Ministero dell’Istruzione per valutare il titolo accademico di Ravalli: da una parte si sostiene che il Magistero equivalga ad una laurea previa autorizzazione ministeriale, la quale sarebbe stata concessa solo a febbraio; dall’altra si fa notare che comunque si tratta di una laurea triennale generica come stabilito dal Concordato tra Italia e Santa Sede. Le opposizioni contestano che il bando richiedesse esplicitamente una laurea umanistica. In risposta alle critiche, Ravalli difende la validità dei suoi studi sostenendo che il bando menzionava discipline umanistiche in generale senza specificare un codice alfanumerico preciso per la classe di laurea. Tuttavia c’è un ricorso al Tar presentato da Andrea Revel Nutini, altro candidato di Fratelli d’Italia: egli dichiara la sua disponibilità a confrontarsi davanti al giudice per far valere le proprie ragioni, sottolineando il suo impegno nel campo educativo e sociale. Nel frattempo, vengono evidenziate le importanti funzioni del Garante dell’Infanzia che include l’organizzazione dei corsi di formazione per i tutor volontari dei minori stranieri non accompagnati e la gestione delle segnalazioni relative ai giovani presso istituzioni come ospedali e forze dell’ordine.
