“Non è stato il mio gesto a porre fine alla vita di mia figlia”. Queste sono le parole commoventi pronunciate da Nazia Shaheen, madre di Saman, durante il suo intervento nell’aula della Corte di appello di Bologna. Vestita con l’elegante abito tradizionale pachistano e un velo blu scuro che le copriva il capo, ha espresso la sua testimonianza attraverso l’ausilio di un interprete. Le lacrime solcavano il suo viso mentre raccontava la sua verità: “Anche se cammino tra i vivi, dentro di me sento una profonda morte e finché avrò vita continuerò a piangere. Ho insistito nel tornare in Italia per rivelare la verità. Il ricordo di Saman non mi abbandona mai, è sempre presente nella mia mente come un’ombra costante.”
“La struggente testimonianza di Nazia Shaheen sulla morte di sua figlia Saman”
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