La Milano-Sanremo ha sempre mantenuto un segreto difficile da prevedere: la sua capacità di sfuggire alle logiche e alle aspettative più assodate. E’ proprio questo l’incanto che la rende così affascinante, una vera e propria sfida tra il destino e le previsioni dei tifosi e degli addetti ai lavori.Il caso di Tadej Pogacar è particolarmente interessante poiché ha dimostrato una costanza nel piazzarsi sempre in zona podio. Nel 2022, giunse quinto nella classifica finale; l’anno successivo riuscì a posizionarsi al quarto posto e nel 2024, con un percorso difficile e pieno di scogli, riuscì ad aggiudicarsi la terza piazza.Questo incedere costante fa sorgere molte domande: è il momento giusto per Tadej Pogacar? Possiede abbastanza carburante nelle sue vene per realizzare un sogno lungamente atteso, ovvero aggiungere alla sua bacheca la vittoria a Sanremo?Se Pogacar riuscisse nell’intento, non solo entrerebbe nella storia in quanto vincitore di una delle più prestigiose gare della stagione ciclistica italiana ma soprattutto romperebbe un altro tabù: quello di essere il primo vincitore iridato dopo 42 anni. L’ultima volta che questo avvenne fu nel 1983, quando il detentore della maglia iridata Beppe Saronni si assicurò la vittoria.
La sfida inaspettata di Tadej Pogacar alla Milano-Sanremo: destino e previsioni a confronto.
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