L’Europa è attualmente il continente che sta subendo un aumento delle temperature in modo più rapido rispetto alla media globale, come riportato nel rapporto sullo ‘Stato europeo del clima 2023’ redatto da Copernicus e dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm). Questo aumento ha portato a un incremento delle temperature che è circa il doppio della media globale, con i tre anni più caldi registrati a partire dal 2020 e i dieci anni più caldi dal 2007.Le conseguenze di questo riscaldamento sono drammatiche, con un aumento del 30% della mortalità legata al caldo negli ultimi 20 anni. Secondo le stime dell’International Disaster Database, nel 2023 in Europa sono morte 63 persone a causa di tempeste, 44 per inondazioni e altre 44 per incendi. Le perdite economiche derivanti da queste catastrofi naturali sono state stimate in oltre 13,4 miliardi di euro.Il rapporto evidenzia una serie di dati allarmanti, mostrando come l'”estate prolungata” da giugno a settembre sia stata caratterizzata da ondate di calore estreme, incendi devastanti, siccità prolungate e inondazioni disastrose. Tuttavia, c’è anche un lato positivo: la produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa ha raggiunto il record del 43%, superando per la prima volta quella proveniente da fonti fossili.Nel dettaglio, nell’Europa nord-occidentale si è registrato il giugno più caldo mai documentato, mentre nelle aree mediterranee si sono verificate precipitazioni ben al di sopra della media mensile. A luglio, questa situazione si è quasi invertita: durante l’ondata di calore estremo che ha colpito il continente meridionale europeo, il 41% della popolazione ha sofferto di “forte stress termico”, con possibili conseguenze negative sulla salute pubblica.Da una parte ci sono quindi le ondate di calore intensificate dal cambiamento climatico, dall’altra le precipitazioni abbondanti che nel corso del 2023 hanno superato la media annuale del 7%. In particolare, i flussi fluviali nella rete idrografica europea hanno raggiunto livelli mai visti prima nel mese di dicembre, con picchi “eccezionalmente elevati” riscontrati in quasi un quarto dei corsi d’acqua monitorati. Nel complesso, un terzo della rete idrografica europea ha visto flussi superiori alla soglia di alluvione “elevata”, mentre il 16% ha superato quella considerata “grave”.Questi dati mettono in evidenza l’urgenza e la necessità di adottare misure concrete per contrastare gli effetti devastanti del cambiamento climatico sull’Europa e sul resto del pianeta.
Clima europeo 2023: aumento temperature record e impatti drammatici
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