La televisione rimane l’emittente di riferimento per gli italiani nel 2024, con il 94,1% della popolazione che la guarda regolarmente, secondo il recente Rapporto sulla Comunicazione del Censis. Se da un lato i mezzi digitali continuano a imporsi come protagonista della scena comunicativa, dall’altro è innegabile la capacità di alcuni emittenti di raccogliere intorno a sé un pubblico ampio e fedele.Se gli italiani sono sempre più dipendenti dal web (90,1%), con una crescita rispetto al 2023 del +1,0%, lo stesso si può dire per la popolazione che utilizza i social network, passati dall’82,0% all’85,3%. Un aumento di +3,3% che non lascia dubbi sulla loro sempre maggiore importanza nella quotidianità degli italiani.Se poi ci spostiamo nell’ambito delle nuove generazioni, tra i 14 e i 29 anni emerge un utilizzo crescente delle piattaforme legate all’immagine, come Instagram (78,1%), YouTube (77,6%) e TikTok (64,2%). Non mancano di essere rappresentati su WhatsApp con l’87,4%, ma rilevanti sono anche i dati sui giovani che utilizzano Telegram con il 42,9% e Amazon con il 60,1%.La radio dimostra invece una capacità ibridante in grado di unire pubblici diversi anno dopo anno. I radioascoltatori sono infatti il 79,1%. La radio tradizionale registra un piccolo aumento della popolazione che la utilizza (dal 45,6% al 46,8%), e anche l’audio mobile sale al 25,4%.La crisi del settore stampa è invece ormai incontrovertibile, con i quotidiani cartacei che hanno toccato il picco minimo di lettori con il 21,7% (-45,3% dal 2007). Lo stesso accade per i periodici e i mensili.Nel frattempo, la popolazione italiana sembra stabilmente utilizzare i quotidiani online (30,5%), ma cresce del 2,9% il pubblico dei siti web d’informazione (da 58,1% a 61%).Il trend riguardante i libri subisce una svolta negativa con l’anno scorso. I lettori di libri cartacei scendono dal 45,8% al 40,2%, e gli e-book rimangono fermi al 13,4%.La classifica delle fonti di informazione più utilizzate dagli italiani è la seguente: i telegiornali (47,7%), Facebook (36,4%), i motori di ricerca su internet (23,3%), le televisioni all news (18,9%) e i siti web d’informazione (17,2%).La popolazione italiana registra una prima crisi degli influencer. Il 71,2% non segue alcun influencer nel senso stretto del termine. Tra i più giovani il dato scende al 51,4%, e il 34,4% dei 14-29enni dichiara di aver cambiato atteggiamento a seguito del coinvolgimento della più celebre influencer nell’ambito del Pandoro Gate. Per il 14,3% questo episodio non ha comportato una frattura tale da alimentare un abbandono degli influencer in generale.L’Italia registra una fascia di cittadini (il 20%) che si considera poco informata sull’argomento e su come utilizzare la comunicazione. Nonostante questo, gli italiani dimostrano di avere sempre più fiducia nelle fonti d’informazione digitali.Gli italiani sono anche in crescita con il numero delle donne che usano i media. Nel 2024 si verifica un aumento del 10% rispetto al 2023, mentre l’uomo registra un aumento del 5%.Il rapporto della Censis rivela che l’Italia ha una popolazione sempre più dipendente dai social media e dal web. L’Italia è il paese europeo con i maggiori utenti di Instagram (78%), TikTok (65%) e YouTube (76%).
La televisione ancora regina in Italia, ma si avvicinano i social network
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