Nel corso del processo d’appello a Milano, il tesoriere della Lega Alberto Di Rubba è stato condannato a quattro anni, sei mesi e venti giorni di reclusione per peculato e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. La sentenza rappresenta una leggera riduzione rispetto ai cinque anni inflitti in primo grado. Il caso riguarda la compravendita del capannone di Cormano, nel Milanese, avvenuta tra il 2017 e il 2018. Il capannone è stato acquistato dalla Lombardia Film Commission e si sospetta che siano stati drenati circa 800mila euro di fondi pubblici in modo illecito. Il processo ha evidenziato le pratiche scorrette legate alla gestione dei soldi pubblici e ha portato alla condanna dell’imputato. La decisione della corte d’appello sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’etica nella gestione delle risorse finanziarie, specialmente quando si tratta di denaro pubblico. Questo caso mette in luce la necessità di controlli più rigorosi e misure preventive per evitare abusi simili in futuro. La giustizia ha dimostrato di essere vigile nel perseguire comportamenti illegali che danneggiano la collettività e minano la fiducia nei confronti delle istituzioni.
Condannato tesoriere Lega a Milano per peculato: necessità di maggiore trasparenza finanziaria.
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