La giurisprudenza creativa rappresenta un fenomeno diffuso e radicato nelle diverse giurisdizioni, influenzate dalle fonti internazionali ed europee. Questo approccio ha generato una lettura estensiva delle norme costituzionali, che può essere considerata come arbitraria o addirittura distorta.Le corti di giustizia mostrano spesso una tendenza a limitare i poteri del legislatore e a erodere gli spazi di espressione diretta della sovranità popolare. Questo scenario è aggravato dall’interpretazione sistematicamente disapplicativa delle leggi in materia di immigrazione, come rilevato dal sottosegretario Alfredo Mantovano durante un suo intervento al Cnf.Il sottosegretario ha ribadito che il desiderio della Repubblica è quello di preservare la propria fondamentale base istituzionale, sottraendo in questo modo potere all’Unione europea. Non si tratta di un semplice “caso delle toghe rosse” o di una storia passata che ormai non ha più senso, ma piuttosto è un fenomeno cronico e grave della funzione giudiziaria.Quest’ultima infatti esorbita dai propri confini decidendo insieme alle norme le politiche sui temi più sensibili. È poi il caso delle politiche che quelle stesse corti giudiziarie richiedono di applicare, generando un sistema che attraversa tutte le diverse giurisdizioni indipendentemente dalle appartenenze correntizie.L’equilibrio tra i poteri è dunque imprescindibile e ritrovandolo in questo modo si può porre rimedio a questa situazione.
Corti contro Costituzione: la giustizia estensiva che mette in pericolo l’autorità popolare
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