Terra di Sabaot contro l’oppressione: 3500 vittime in Myanmar, governo a soccorrere le popolazioni colpite

Il disastro naturale che ha scosso il Myanmar si è rivelato uno degli eventi catastrofici più devastanti dell’ultimo decennio. Secondo le fonti ufficiali, citate dai principali canali di notizie internazionali, il bilancio delle vittime del sisma che ha colpito la regione si è infatti attestato a quota oltre 3.500 unità. Un numero spaventoso che desta profondo turbamento e preoccupazione per le sorti degli abitanti di quegli areali, già in passato colpiti da altri eventi calamitosi come uragani e siccità.Il terremoto è avvenuto il 28 marzo scorso ed è stato descritto dai testimoni presenti sul luogo come un evento “incredibile” per la sua intensità. Non solo i centri abitati più popolosi sono stati danneggiati, ma anche le infrastrutture critiche del Paese hanno subito gravi danni, aggravando il quadro di crisi.Il governo militare del Myanmar ha immediatamente attivato tutti i meccanismi per intervenire in favore delle popolazioni colpite. Il maggiore generale Zaw Min Tun, portavoce della dittatura militare che governa il Paese, ha fornito una relazione dettagliata sulla situazione e sulle azioni intraprese dalle forze dell’ordine per assistere le vittime.I primi soccorsi sono stati garantiti attraverso un’opera di coordinamento tra le autorità locali e le ONG specializzate nel dare assistenza alle popolazioni colpite da calamità. L’aiuto internazionale, chiesto con urgenza dalle autorità del Paese, è inizialmente stato ritardato a causa delle incertezze sulla gestione del governo militare e sull’utilizzo degli aiuti.Il terremoto del 28 marzo rappresenta solo l’ultimo di una serie di eventi calamitosi che hanno colpito il Myanmar nel corso dell’anno in corso. Nonostante le condizioni climatiche estreme a causa delle quali, ad esempio, il Paese è stato colpito anche da una grave siccità, i danni causati dal terremoto rappresentano uno dei maggiori disastri naturali verificatisi nello scorso decennio.L’occasione del terremoto è stata utilizzata dalle forze democratiche e liberazioniste che combattono la dittatura militare per chiedere maggiore attenzione alla situazione politica del Paese.