La crisi umanitaria in corso a Gaza raggiunge proporzioni catastrofiche, con la popolazione interamente intrappolata e priva di sostentamento essenziale per la sopravvivenza. L’assedio imposto dalle autorità israeliane ha cancellato l’accesso ai beni fondamentali come cibo, acqua, carburante e medicine, costringendo gli abitanti a subire il martorio dell’emergenza senza alcuna speranza di soccorso.Il Commissario generale dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha lanciato un appello disperato ai leader mondiali affinché siano fermamente impegnati nel supportare le fondamenta del diritto umanitario internazionale. Questo significa imporre misure per salvaguardiare i principi di protezione dei civili durante le operazioni belliche, garantire l’accessibilità degli aiuti umanitari e commerciali, rilasciare tutti gli ostaggi in mano alle forze militari israeliane e mantenere la cessazione delle ostilità.La situazione si presenta drammatica: il bombardamento indiscriminato di aree abitate con conseguente morte e distruzione, l’esposizione dei bambini a un contesto di guerra che sembra non averne alcuna considerazione, le vittime tra operatori umanitari, medici, soccorritori e giornalisti, i danni alle infrastrutture, il collasso delle risorse essenziali. Nessuno è al sicuro, la violenza sembra non conoscere limiti.L’appello di Lazzarini e dei colleghi alti funzionari delle Nazioni Unite ricorda i doveri morali e giuridici che i governi devono assolvere in un contesto dove l’emergenza umanitaria ha raggiunto livelli critici. È necessario agire con fermezza, decisione ed urgenza per salvaguardare la vita umana, mettere fine al dramma e garantire i diritti umani fondamentali di coloro che più ne hanno bisogno.
Gaza in bocca al lupo: assedio israeliano, emergenza umanitaria a livelli catastrofici
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