La Cina sta implementando una strategia di debellamento della propria valuta, lo yuan, il quale è in procinto di raggiungere un livello storico minimo rispetto al dollaro statunitense sin dal 2007. L’aggravarsi del conflitto commerciale con gli Stati Uniti d’America mette in grave pericolo la capacità della Cina di generare crescita, creando uno scenario potenzialmente destabilizzante.Nel frattempo, il leader cinese sembrano predisporre nuove misure di stimolo a seguito delle tariffe imposte da Donald Trump, riferisce Bloomberg. Le indiscrezioni riportate in merito alle riunioni dei leader cinesi suggeriscono l’impiego di ulteriori misure per favorire la crescita economica.La Banca centrale cinese (Pboc) ha continuato a ridurre il proprio tasso di riferimento per sei giorni consecutivi, anche se in modo moderato. Ciò è un indicatore che la Cina intende sfruttare una svalutazione graduale della propria valuta al fine di supportare le esportazioni.La strategia cinese si configura come una delle principali misure per contrastare gli effetti del conflitto commerciale con l’America. La riduzione della forza dello yuan serve da incentivo alle importazioni e favorisce la competitività sul mercato mondiale degli prodotti manifatturieri cinesi, contribuendo in questo modo alla crescita economica.I mercati finanziari reagiscono con cautela a questa nuova strategia economica della Cina. Molti operatori finanziari considerano la svalutazione dello yuan come una mossa rischiosa e che potrebbe generare ulteriori tensioni nei rapporti commerciali tra Cina e Usa.In questo contesto, i leader cinesi devono bilanciare le necessità di crescita economica con quelle della stabilità finanziaria internazionale. Un errore strategico potrebbe avere gravi ripercussioni sul futuro economico della Cina e sull’intero sistema mondiale.
La Cina si prepara ad abbassare ulteriormente la sua valuta per contrastare gli effetti del conflitto commerciale con Usa
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