Durante la cerimonia commemorativa del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza di preservare la memoria delle stragi nazifasciste e delle vittime coinvolte. Ha evidenziato il valore delle iniziative a livello nazionale e regionale che sostengono questa memoria storica, sottolineando che senza di essa non vi è futuro. La necessità di ricordare questi eventi tragici non riguarda solo il passato, ma rappresenta un monito per le generazioni presenti e future affincheeacute; si impegnino attivamente nella difesa dei valori democratici e nel contrasto a ogni forma di totalitarismo e violenza. La memoria collettiva è un pilastro fondamentale per costruire una società consapevole del proprio passato e impegnata nel perseguire la giustizia e la pace. La testimonianza delle vittime e dei sopravvissuti alle stragi nazifasciste è un patrimonio da custodire gelosamente, affincheeacute; le tragedie del passato non vengano mai dimenticate e possano essere tramandate alle future generazioni come monito contro l’odio e l’intolleranza. In un periodo in cui si assiste a una risorgente ondata di estremismi e populismi, mantenere viva la memoria storica diventa un imperativo morale per tutta la società civile. Il dovere di ricordare le atrocità del passato non appartiene solo alle istituzioni pubbliche, ma coinvolge ogni singolo cittadino nella responsabilità collettiva di preservare la verità storica e combattere qualsiasi forma di revisionismo o negazionismo. Il 25 Aprile rappresenta quindi non solo una giornata di celebrazione della liberazione dal nazifascismo, ma anche un momento di riflessione sulla fragilità della democrazia e sulla necessità di difenderla con determinazione ed impegno costante.
“Preservare la memoria per un futuro di pace e giustizia: il monito del presidente Mattarella a Civitella”
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