La Commissione Ue adotta norme per ridurre interferenze straniere alle missioni in Usa

La Commissione europea, preoccupata dalle possibili interferenze straniere, ha scelto un’alternativa innovativa per garantire la sicurezza dei propri funzionari durante le missioni internazionali. Alcuni degli attori chiave, compresi commissari e dipendenti che si recheranno a Washington per partecipare alle riunioni dell’Fmi e della Banca mondiale, hanno ricevuto istruzioni specifiche in merito all’utilizzo di dispositivi informatici. Questa misura precauzionale si ispira agli standard adottati per le missioni negli Stati Uniti e in Ucraina, dove l’esposizione ai sistemi tecnologici esteri è stata ritenuta un rischio significativo da affrontare.L’istituzione di questa regola non rappresenta una novità assoluta, poiché il gruppo dirigente ha sempre considerato la sicurezza informatica un problema cruciale. I telefoni e i computer portatili forniti dai funzionari europei sono dispositivi “usa e getta”, destinati a essere utilizzati per le singole missioni e poi smaltiti, per limitare l’accesso ai dati sensibili. Questa strategia non è nuova, poiché era già in uso per i viaggi verso la Cina, dove la preoccupazione per gli interventi esteri risulta essere un tema ricorrente.Le nuove norme adottate per le missioni a Washington riflettono un atteggiamento più cautelativo e rappresentano una reazione alle crescenti inquietudini sull’uso degli strumenti di sorveglianza da parte delle superpotenze. Il fatto che queste misure siano state adottate anche per la delegazione all’estero in missione nell’ambito dell’Fmi, rivela una strategia più ampia per gestire il rischio di spionaggio e garantire la sicurezza dei funzionari della Commissione europea.