Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assunto un’urgenza inaspettata, licenziando il capo dell’amministrazione statale regionale di Sumy, Volodymyr Artyukh, dopo che la città è stata colpita da un massiccio attacco russo che ha lasciato un impressionante bilancio di 35 vittime e oltre mille feriti. La tragedia si è verificata domenica scorso, come hanno segnalato i media ucraini.Il sindaco della città di Konotop, Artem Semenikhin, ha fatto alcune dichiarazioni particolarmente dure nei confronti del personale ucraino. Secondo lui, l’attacco russo non è stato solo un atto di aggressività senza precedenti, ma anche il frutto della negligenza e degli errori dei funzionari in carica.Semenikhin ha evidenziato che i russi hanno colpito un obiettivo militare proprio perché Artyukh aveva tenuto una cerimonia di premiazione per i soldati della 117ma Brigata all’interno dell’edificio bersaglio. La sua critica si basa sull’ipotesi che l’obiettivo di colpire questo specifico edificio sia stato scelto dai russi proprio a causa delle attività di Artyukh e della 117ma Brigata.Il presidente Zelensky ha assunto un provvedimento radicale licenziando immediatamente Volodymyr Artyukh, dando prova di essere deciso ad affrontare la situazione critica che si è verificata. Il contesto politico ed economico in cui l’Ucraina si trova da mesi ha portato a una situazione di continua instabilità.In questo periodo di guerra tra l’esercito russo e quello ucraino, è emersa chiaramente la difficoltà per il governo in carica ad adottare strategie difensive efficaci.
Zelensky licenzia capo regionale dopo attacco russo a Sumy: ‘errore di funzionari’
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