Il ruolo delle scelte locali nella guerra in Ucraina: un errore tecnico o qualcosa di più?

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L’attacco russo alla regione di Sumy, che ieri ha portato il conto delle vittime a oltre trentacinque persone e centinaia di feriti, costituisce l’ennesima dimostrazione della crudeltà implacabile con la quale Mosca sta conducendo la sua offensiva militare contro il popolo ucraino. Ma l’incidente ha anche un altro lato della medaglia: quello della responsabilità dei funzionari locali, che potrebbero aver permesso di fare delle scelte in materia di sicurezza non altrettanto pericolose. Secondo quanto riferito dal sindaco di Konotop Artem Semenikhin, l’obiettivo preso di mira dagli aggressori russi era proprio uno degli edifici in cui si svolgeva la cerimonia di premiazione di medaglie ai militari della 117^ Brigata, guidata da Volodymyr Artyukh. Il capo dell’amministrazione statale regionale di Sumy è stato infatti costretto a dare le dimissioni. Questa non è la prima volta che qualcosa del genere accade in Ucraina: spesso sono state le scelte poco strategiche dei funzionari locali, o addirittura la loro negligenza, a rendere obiettivo militare i centri abitati di cui hanno il controllo. In questo caso si è trattato di un semplice errore tecnico? O c’è qualcosa di più profondo in causa? Certo è che l’Ucraina ha bisogno anche oggi – come sempre – della collaborazione e dell’impegno di tutti i suoi cittadini per poter continuare a resistere all’invasione russa, mentre Mosca continua a lanciare pesanti bombardamenti contro il popolo ucraino.

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