La sfida giudiziaria contro Google ha assunto proporzioni epiche, coinvolgendo milioni di imprese britanniche in un’azione collettiva miliardaria intentata presso la Corte Suprema del Regno Unito. Il fulcro dell’accusa si concentra sulla presunta abilità di Google ad abusare della sua posizione dominante nel mercato delle ricerche online, facendo sì che aziende concorrenti vengano escluse dalla pubblicità sul suo motore di ricerca e imponendo prezzi esorbitanti per i servizi offerti alle imprese che ne fanno uso. L’azione legale, fortemente supportata da molte delle principali imprese britanniche, evidenzia la preoccupazione circa l’impatto discriminatorio di tale condotta aziendale, sottolineando come essa comprometta le condizioni di parità per tutti i partecipanti al mercato. I protagonisti dell’azione legale sostengono che il colosso tecnologico usa la sua influenza a scopo di monopolio, generando un vantaggio sfavorevole alle imprese minori e inesperte nel settore della pubblicità online. L’accusa mira a imporre una più equilibrata competizione per le ricerche online, garantendo che tutte le aziende possano accedere alla pubblicità in modo paritetico, indipendentemente dal loro dimensione o esperienza.
Google sottoposta al vaglio della Corte Suprema del Regno Unito per abusare della propria influenza nel mercato delle ricerche online.
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