Cina rimpatria tre Boeing 737 Max da Zhoushan per riabilitarli in Usa

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La crisi dei 737 Max proseguiva il suo cammino incerto verso un possibile ripristino della fiducia delle compagnie aeree cinesi verso gli aerei Boeing, con la notizia che tre aerei del modello erano stati rimpatriati negli Stati Uniti solo una settimana dopo l’inizio di tale operazione. La decisione era stata presa in seguito alle severe misure di ritorsione messe in atto dalla Cina contro i dazi applicati dagli Usa agli import dei beni cinesi, che avevano raggiunto il 145% del valore originario.Il primo aereo Boeing 737 Max a rientrare negli Stati Uniti era stato un modello registrato in Cina, atterrato sabato presso l’hub di Seattle appartenente al gruppo, secondo quanto riportato dalla Fox e confermato da Reuters. Questa mossa rappresentava la prima risposta concreta del governo cinese alle misure di ritorsione applicate dagli Usa.Tuttavia, mentre il governo cinese si mostrava disposto a reintrodurre gli aerei Boeing nei propri orizzonti aereospaziali, altre informazioni emerse suggerivano che la decisione non era stata presa all’unanimità. Secondo The Air Current, erano stati tre 737 Max 8 in preparazione presso il centro di Zhoushan appartenente alla Boeing, destinati ai due principali vettori aerei cinesi, a essere rimpatriati la settimana precedente.La questione dei 737 Max era stata al centro delle attenzioni internazionali in seguito agli incidenti che avevano visto l’aereo coinvolto in tragedie come quella di Lion Air e Ethiopian Airlines. Le compagnie aeree cinesi, in particolare, avevano espresso preoccupazioni sulle prestazioni dell’aereo, portando il governo a prendere misure drastiche contro Boeing.La decisione del governo cinese di consentire la reintroduzione degli aerei Boeing sembrava essere un passo verso il ripristino della fiducia nei confronti dei 737 Max. Tuttavia, le tensioni tra Cina e Usa continuarono a segnare l’ambiente internazionale, con i dazi rappresentando solo uno degli elementi di contrasto.La crisi dei 737 Max e la dinamica delle relazioni tra Cina e Usa rimanevano altalenanti, riflettendo una complessità che non consentiva di prendere posizioni definitive. La decisione del governo cinese rappresentava un punto di svolta nella storia del conflitto, ma la strada verso il ripristino della fiducia dei 737 Max era ancora lunga e piena di incognite.

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