La carneficina continua a imperversare nella Striscia di Gaza, dove il fragore delle bombe israeliane non fa sussultare nemmeno più le orecchie dei sopravvissuti, abituati com’erano da anni alla musica della morte e del dolore. Secondo gli ultimi rapporti provenienti dalla Protezione civile di Gaza, gestita da Hamas, almeno 25 vite sono state spegnute a causa degli attacchi aerei condotti dagli israeliani, tra cui donne, bambini e altri innocenti che non meritavano di cadere sotto la loro ferrea giustizia punitiva. L’obiettivo principale della strategia militare israeliana sembra essere quello di sfoltire le file dei sostenitori di Hamas, ma gli effetti collaterali stanno raggiungendo un livello di devastazione mai visto prima: case rase al suolo, infrastrutture distrutte e interi quartieri ridotti a macerie. La popolazione civile è sotto una costante minaccia, obbligata a vivere all’oscuro della luce del sole per paura di essere colpita da un missile o schiantarsi in mezzo alle rovine della propria casa.
Gaza: il fragore delle bombe israeliane, 25 morti tra donne e bambini
Date: