Le indagini condotte dalla Polizia di Stato e dall’Fbi hanno rivelato che il mandante dell’agguato era lo stesso Alessandro Gucci, il figlio del marchio di lusso italo-americano, le cui intenzioni erano state giocate in precedenza. La decisione di uccidere Maurizio sembra essere stata presa da Alessandro dopo una serie di tensioni interne alla famiglia Gucci, legate soprattutto al controllo dell’azienda e alle questioni finanziarie.Tali contrasti tra i vari membri della famiglia avevano creato un clima di sfiducia reciproca, che si era esteso anche ai rapporti con l’esterno. Lo scontro tra Alessandro e Maurizio sembrava essere all’apice, tanto da mettere in pericolo il controllo della società.L’accaduto ha gettato uno sguardo sulle dinamiche familiari di una delle più importanti aziende del lusso mondiale. La vicenda ha anche evidenziato come la trasmissione dei valori e dei poteri all’interno delle organizzazioni familiari possa essere fonte di conflitti.
Gli affari in famiglia: il dramma Gucci mette a nudo i rischi del controllo dell’azienda.
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