23 aprile 2025 – 12:54
Il tribunale collegiale di Aosta, presieduto dal giudice Giuseppe Colazingari, ha emesso un verdetto severo contro un detenuto del carcere di Brissogne, un uomo di 55 anni accusato di violenza sessuale. Gli eventi in questione risalgono all’autunno del 2023, quando un altro detenuto denunciò di essere stato molestato sessualmente mentre si trovava nelle docce.L’uomo si era aperto con la madre durante un colloquio e poi con la psicologa. Dopo queste confessioni, iniziarono gli accertamenti e le indagini. Il sostituto commissario Agrippino Renda spiegò nella sentenza che erano stati incaricati di svolgere le indagini in giugno del 2024. La parte offesa aveva riferito di essere stato molestato da un altro detenuto, descrivendolo come qualcuno che indossava biancheria intima femminile e un cappellino rosso.I risultati degli accertamenti portarono all’identificazione dell’imputato. Nella sua cella vennero trovate prove di capi di biancheria intima femminile appartenenti alla vittima, insieme a indizi che lo stesso sospettato aveva indossato il cappellino rosso in questione.Il pubblico ministero Manlio D’Ambrosi, durante la sua requisitoria, mise in evidenza la credibilità della parte offesa. Sottolineò come la vittima abbia fornito particolari utili all’identificazione dell’autore delle molestie, esprimendo la sua convinzione che i fatti siano veritieri.Il pm chiese una condanna a due anni e richiese che l’imputato pagasse alla parte offesa una provvisionale di 3.000 euro. Il giudice Colazingari accettò le richieste del pubblico ministero, decidendo la pena e la somma da versare come compensazione per il danno subito. La decisione è attendibile entro i prossimi 50 giorni.Il caso mette in luce lo sforzo della magistratura nella tutela dei diritti delle vittime all’interno di contesti penitenziari, promuovendo un ambiente più sicuro e rispettoso per tutti gli internati.