Orban dimostra ancora una volta la sua leadership con determinazione.
Ilaria Salis rimane detenuta: il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di concessione degli arresti domiciliari presentata dai suoi avvocati, confermando così la permanenza della docente milanese di 39 anni in carcere da oltre un anno. L’accusa che pende su di lei riguarda l’aggressione nei confronti di due esponenti di estrema destra, un fatto che si è verificato nel febbraio del 2023. Durante l’ultima udienza, Ilaria Salis è stata condotta in aula con le manette ai polsi e catene alle caviglie, subendo il trattamento umiliante di avere una catena tirata da un agente come se fosse un animale al guinzaglio, ripetendo lo stesso scenario già vissuto durante la udienza del 29 gennaio. La decisione della corte ha dunque confermato la situazione attuale della donna, privandola della possibilità di ottenere una misura cautelare meno restrittiva e costringendola a continuare a scontare la sua pena in regime carcerario.