martedì 9 Settembre 2025
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Ancona

Due tuffi da incubo al Passetto: Ancona, bagnanti a rischio.

Due distinti episodi di soccorso hanno coinvolto bagnanti al Passetto di Ancona, mettendo in luce i rischi insiti nella pratica del tuffo in acque aperte, spesso percepita come un gesto innocuo.

La mattinata ha visto protagonista un uomo di 40 anni, il cui tuffo, nei pressi della suggestiva Grotta Azzurra, si è trasformato in un’esperienza dolorosa.
L’erroso calcolo della profondità dell’acqua, una variabile sempre mutevole a causa delle correnti e della morfologia irregolare del fondale, ha provocato un impatto traumatico alla testa, evidenziando l’importanza cruciale di una valutazione preventiva dell’ambiente marino.

L’intervento tempestivo del personale della Croce Gialla, che ha operato con prontezza accedendo allo scogliera tramite lo stradello sottostante via Rismondo, ha permesso di stabilizzare le condizioni del ferito prima del trasporto d’urgenza all’ospedale Torrette, dove è stato valutato con un codice di media gravità.

L’episodio pomeridiano ha presentato dinamiche simili, sebbene con lesioni differenti.
Un trentenne, dopo un tuffo apparentemente normale, ha riportato una frattura alla spalla, verosimilmente causata da un contatto con uno scoglio sommerso.

La presenza di formazioni rocciose, spesso nascoste dalla superficie, costituisce un pericolo costante per i bagnanti, specialmente in zone come il Passetto, caratterizzate da un ambiente marino complesso e profondità variabili.
Il ferito, dimostrando una notevole capacità di autocontrollo e consapevolezza della gravità della situazione, è riuscito a raggiungere a piedi la pineta, dove è stato preso in carico dai soccorritori.
L’intervento dell’automedica del 118 e di un’unità di soccorso della Croce Gialla ha garantito un trasporto rapido e sicuro verso l’ospedale Torrette, dove è stato classificato con un codice giallo, indicando una criticità media.
Questi due eventi, seppur distinti, sottolineano l’esigenza di una maggiore sensibilizzazione nei confronti dei bagnanti riguardo alle misure di sicurezza in acqua.
La valutazione del fondale, la conoscenza delle correnti, e la prudenza nell’esecuzione dei tuffi sono elementi imprescindibili per prevenire infortuni.
La presenza di personale sanitario qualificato e la rapidità di risposta dei soccorsi rappresentano un fattore cruciale per la gestione di emergenze in ambienti marini, ma la responsabilità primaria rimane sempre del singolo individuo, chiamato a praticare attività acquatiche con la dovuta cautela e rispetto per l’ambiente circostante.
La conformazione geologica del litorale anconetano, con le sue grotte, falesie e profondità variabili, richiede un’attenzione particolare e una costante vigilanza.

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