Il clima di tensione tra l’azienda e l’Usigrai si fa sempre più acceso in vista dello sciopero proclamato dal sindacato dei giornalisti della tv pubblica. La protesta nasce come reazione alle decisioni aziendali che minano l’autonomia e la libertà della redazione, definendo tali scelte come veri e propri tentativi di censura. La situazione si è ulteriormente complicata con la diffusione di video su Rai che espongono le ragioni della protesta, suscitando una dura replica da parte di Viale Mazzini che accusa il sindacato di diffondere notizie false.Nel video pubblicato dall’Usigrai, vengono criticate le politiche aziendali che comportano fusioni tra testate senza consultare i diretti interessati, mancata sostituzione del personale in pensione o in maternità con conseguente aumento del carico lavorativo per i dipendenti rimasti, assenza di concorsi pubblici per nuove assunzioni e mancata stabilizzazione dei precari. Inoltre, viene denunciata la riduzione unilaterale delle retribuzioni cancellando il premio di risultato.Particolarmente incisiva è stata la polemica riguardante il presunto tentativo di censurare il monologo di Antonio Scurati sul 25 Aprile, evento storico fondamentale per l’Italia. Nel comunicato ufficiale del sindacato si sottolinea la preferenza a perdere uno o più giorni di paga piuttosto che rinunciare alla propria libertà di espressione e opinione.Questa escalation nella disputa tra l’Usigrai e l’azienda Rai ha generato non solo tensioni interne ma anche critiche da parte dell’opposizione politica, che ha evidenziato la necessità di difendere la libertà dei giornalisti e garantire un ambiente lavorativo rispettoso dei diritti dei dipendenti.
Tensioni tra l’Usigrai e Rai: sciopero imminente per difendere l’autonomia dei giornalisti
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